CORONAVIRUS - ULTERIORI MISURE PER EVITARE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS

inserita il: 10/03/2020 09:07

Al fine di contenere l’emergenza Coronavirus non si può uscire di casa se non per validi motivi. Le limitazioni agli spostamenti sono le stesse in tutte le Regioni italiane e sono in vigore fino al 3 aprile. Ci sono controlli da parte delle forze di Polizia. Si può uscire di casa solo per andare a lavoro, per ragioni di salute o situazioni di necessità. Per provare queste esigenze dovrà essere compilata un’autodichiarazione che potrà essere resa anche seduta stante sui moduli in dotazione alle forze di Polizia o con i moduli diffusi sul territorio dall’Amministrazione Comunale. La veridicità delle dichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi. Si può uscire per acquistare beni legati ad esigenze primarie non rimandabili. Si può uscire per andare ad assistere gli anziani non autosufficienti, ricordando però però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi proteggendole il più possibile dai contatti. L'attività motoria all’aperto è ammessa nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti. La violazione delle prescrizioni è punita con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dal codice penale. Ma pene più severe possono essere comminate a chi adotterà comportamenti che configurino più gravi ipotesi di reato. In ogni caso in presenza di sintomi da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere a casa, di rivolgersi al proprio medico e di limitare al massimo il contatto con altre persone. È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Si comunica anche i contenuti dell'Ordinanza della Regione Toscana. Chi, per motivi diversi da esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, arriva in Toscana, o ci sia arrivato dal 25 febbraio, dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o in Regione Lombardia o nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, al fine di evitare la diffusione del contagio da COVID-19 e, pertanto, di tutelare la salute pubblica, nonché garantire la corretta presa in carico da parte dei Medici medicina generale o Pediatri di libera scelta, evitando, altresì, l’aggravio del sistema sanitario regionale in ordine alle procedure di sorveglianza connesse alla disposizione dell’isolamento fiduciario, deve fare rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza. Sono esclusi dall’obbligo gli addetti al transito e trasporto merci ed a tutta la filiera produttiva da e per le zone indicate. Grazie per l'attenzione e la collaborazione.

 

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 marzo 2020: Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

Allegato DPCM 8 MARZO 2020 (98,79 KB)
Allegato DPCM 9 MARZO 2020 (67,85 KB)